“[…] Francesco Piemontesi abbina una tecnica strabiliante e un’attitudine intellettuale che pochi possono vantare […]”, The Spectator
Concerto della 56a edizione del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo
La Filarmonica del Festival, diretta da Pier Carlo Orizio, accompagnerà il giovane e brillante pianista Francesco Piemontesi nel seguente programma:
Johannes Brahms, Concerto per pianoforte e orchestra n.2, op.83
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Robert Schumann, Sinfonia n. 4 in Re minore op.120
QUANDO
Martedì 30 Aprile 2019, ore 21.00
DOVE: Teatro Grande
C.so Zanardelli, 9/a
25121 Brescia (BS)
INTERPRETI:
Pier Carlo Orizio, direttore
Francesco Piemontesi, pianista
Filarmonica del Festival
QUALCHE INFORMAZIONE SUI BIGLIETTI:
Poltrona di platea al costo di € 40,00
Ingresso palco I e II ordine poltrone di balconata al costo di € 35,00
Ingresso palco III ordine poltrone di balconata al costo di € 30,00
Ingresso palco I e II ordine poltrone in 2a fila al costo di € 20,00
Ingresso palco III ordine poltrone in 2a fila al costo di € 15,00
Palchi posti aggiuntivi * al costo di € 10,00
Festival Pianistico BS/BG ’19 (Brescia): pianista Francesco Piemontesi
se non sapete come fare, e se volete, potete rivolgervi all’ Associazione Ma.Ni. per acquisto e consegna dei biglietti scrivendo a mara.grisoni@gmail.com o telefonare al numero +39 327 – 79.68.987.
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PER CONOSCERE IL PROGRAMMA…
Francesco Piemontesi…

Nato a Locarno nel 1983, Francesco Piemontesi comincia a suonare il pianoforte all’età di quattro anni. Dopo studi con Nora Doallo, si trasferisce ad Hannover, dove prosegue la sua formazione alla Hochschule für Musik und Theater con Arie Vardi, ricevendo nel contempo preziosi consigli da parte di Alexis Weissenberg, Alfred Brendel, Mitsuko Uchida e Cécile Ousset.
Francesco ha ricevuto importanti premi e riconoscimenti tra cui al Reine Elisabeth di Bruxelles, così come il Borletti-Buitoni Fellowship, assegnatoli nel febbraio 2009 dalla BBTrust di Londra. Francesco Piemontesi è stato nominato “New Generation Artist” dalla BBC di Londra per il triennio 2009-2011. A questo riconoscimento sono legati diversi recital (tra l’altro alla Wigmore Hall di Londra e al Bridgewater Hall di Manchester), concerti con le orchestre della BBC e la partecipazioni a festival prestigiosi.
Ha tenuto concerti in Europa, Stati Uniti ed in Asia, partecipando al Progetto Martha Argerich, ai Festival di Ludwigsburg, della Rheingau, della Ruhr e della Roque d’Anthéron. Si è esibito inoltre alla Filarmonia di Berlino, al Carnegie Hall di New York, al Musikverein di Vienna, alla Tonhalle di Zurigo ed alla Filarmonia di Monaco di Baviera.
Come solista ha collaborato con l’Israel Philharmonic Orchestra, l’Orchestra Sinfonica di Praga, la Deutsche Radiophilharmonie, l’Orchestra Nazionale Belga, la Royal Flemish Philharmonic, con i Tonkünstler di Vienna, i London Mozart Players, il Musikkollegium di Winterthur e con le orchestre da camera di Zurigo e di Losanna, producendosi con direttori quali Lawrence Foster, Mikhail Pletnev, Dimitrij Kitajenko, Christoph Poppen e Bruno Weil. Oltre a ciò, svolge pure un’intensa attività cameristica accanto a musicisti quali Yuri Bashmet, Heinrich Schiff, Maria Kliegel, Anne Queffélec ed il quartetto Ebène.
Prossimi i suoi debutti con la London Philharmonic Orchestra, BBC National Orchestra of Wales, la Liverpool Philharmonic, Orchestre National de Lille, Scottish Chamber Orchestra e una tournée con Zubin Mehta e l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino. Suonerà inoltre in recital alla Wigmore Hall di Londra, al Concertgebouw di Amsterdam, al Festival di Lucerna, al Rudolfinum di Praga, a Milano e a Firenze e sarà “Artist in Residence” al Festival di Heidelberg per l’edizione 2011.
Francesco ha inciso per EMI Classics.
Sito ufficiale: http://francescopiemontesi.com
“65 video su Francesco Piemontesi“:
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NOTE DI PROGRAMMA E ASCOLTI…
“Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in si bemolle maggiore, op. 83″ by Johannes Brahms (Wilhelm Backhaus, Wiener Philharmoniker, Carl Schuricht):
“Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in si bemolle maggiore, op. 83” by Johannes Brahms (Krystian Zimerman and Leonard Bernstein):
“Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in si bemolle maggiore, op. 83” by Johannes Brahms (Christian Thielemann, Staatskapelle Dresden Orchestra, Maurizio Pollini):
“Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in si bemolle maggiore, op. 83” by Johannes Brahms (Arthur Rubinstein, Bernard Haitink):
“Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in si bemolle maggiore, op. 83” by Johannes Brahms (Emanuel Ax, Chamber Orchestra of Europe, Bernard Haitink):
“Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in si bemolle maggiore, op. 83” by Johannes Brahms (Emil Gilels, Chicago Symphony Orchestra, Fritz Reiner):
“Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in si bemolle maggiore, op. 83” by Johannes Brahms (Maurizio Pollini, Claudio Abbado, Wiener Philharmoniker Orchester):
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“Sinfonia n. 4 in Re minore op. 120” by Robert Schumann (Conductor: Daniel Barenboim, Staatskapelle Berlin):
“Sinfonia n. 4 in Re minore op. 120” by Robert Schumann (New York Philharmonic, Leonard Bernstein – Studio recording, New York, 1960):
“Sinfonia n. 4 in Re minore op. 120” by Robert Schumann (Wilhelm Furtwängler):
“Sinfonia n. 4 in Re minore op. 120” by Robert Schumann (Vienna Philharmonic Orchestra – Leonard Bernstein, conductor):
“Sinfonia n. 4 in Re minore op. 120” by Robert Schumann (Munich Philharmonic Orchestra – Sergiu Celibidache – Live recording, September 1986):
Sul frontespizio della partitura Schumann indicò che il lavoro consisteva di quattro movimenti: Introduzione, Allegro, Romanza, Scherzo e Finale “in un solo movimento”.
- Moderatamente lento, Vivace
- Romanza: Moderatamente lento
- Scherzo (Vivace), Trio
- Lento, Vivace, Più presto
Il materiale tematico della Sinfonia in re minore, nei quattro movimenti che si succedono senza soluzione di continuità, deriva da tre motivi presenti nella lenta introduzione. Dal punto di vista lessicale, Schumann elabora, nei vari episodi della Quarta, tale materiale in modo da sintonizzarlo con l’espressione dei più svariati e contrapposti stati emozionali, trascorrendo dall’inquietudine, intrisa di atmosfere demoniache, dell’ Allegro alla struggente e nostalgica effusione della Romanza, all’ incalzante vitalità dello Scherzo, al clima idilliaco del Trio ed alla trascinante baldanza del Finale: il tutto comunque secondo coordinate di intensificazione espressiva proprie della Romantik.
1. Moderatamente lento, Vivace
L’intero primo movimento si basa sullo sviluppo di una frase tematica esposta nell’Introduzione (Moderatamente lento) da violini secondi, viole e fagotti.
2. Romanza: Moderatamente lento
E invece il discorso si sospende e, come voltando pagina, conduce direttamente in tutt’altro clima espressivo. La parentesi lirica della Romanza è l’altra faccia del mondo poetico di Schumann: quella intima, delicata, tenue.
3. Scherzo (Vivace), Trio
E la corsa riprende, ancora più fremente, nello Scherzo. Anche qui il legame tematico con il primo movimento è evidente: Schumann lavora circolarmente su un materiale monotematico, mostrandocene le metamorfosi e trasformandone il carattere timbrico e ritmico.
4. Lento, Vivace, Più presto
In “pianissimo” attacca in modo inatteso un Lento. Questa nuova “Introduzione”, che riafferma il tratto ciclico della Sinfonia, immette senza soluzione di continuità nel veemente e decisamente liberatorio tripudio del Finale, sempre più incalzante.
Il finale diventa sempre più pressante, dirompente e liberatorio in evidente analogia con quello della quinta sinfonia di Beethoven; ma qui
“la luce che squarcia di colpo le nebbie… non scandisce il battere di un destino, addita una meta lontana, all’ infinito.” (Sergio Sablich)
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