
“ Sei sempre il solito ! – ebbe a rimproverarmi Maddy mentre rientravamo verso casa – Non sei mai soddisfatto ! Prendi a pretesto qualsiasi occasione per inimicarti chi ti vuol bene o chi ti stima , addirittura , come il più grande fra tutti gli artisti ! “
“ Eh ! lo so’ ! La colpa è soltanto mia : ho cercato di stimolare la fantasia a chi non la possiede , ecco il guaio ! Ho fatto titoli e sottotitoli per ogni movimento della sinfonia….è lì che ho sbagliato ! Così non rimarranno che “piccole scene” e nessuno capirà mai quanto alto sia il significato di questo mio inno di ringraziamento !”
“ Ascoltami Lu…..mi hai proprio stufata con questi tuoi ostinati permali ! Sai cosa ? Sei solo abituato male : in qualsiasi ambiente ti senti un essere superiore ; lo fai per sentirti qualcuno di fronte a tutte le sottane che anche stasera affollavano le sale del palazzo ! C’erano tutte le tue “passioni” che cinguettavano all’ aria campagnola della tua sinfonia….mancava si mettessero a volare !”
“ A volare….a volare ….sì , come il vento , come le saette che scivolano il cielo prima di sconvolgerti con il loro sordo brontolio ! La natura suona difficili espressioni matematiche che riempiono il cuore di chi è capace di ascoltare in profondità ….io non ho fatto un teatrino….ho sconvolto animi sensibili…..quanto vorrei che tu riuscissi ad essere uno di quelli !….ma chissà cosa avrai capito…anche te !!….”
“ Ma come sei bravo a confondere le idee !! Sembra che il tuo cruccio sia ora quello di avere davanti una donna che non apprezza la tua
sensibilità ….ma smettila Ludwig ! Ti conosco troppo bene per non rendermi conto che questo “piatto” ha perso sapore per te ….ti rimane indigesto…..finito ? Tu hai rivisto LEI ….le dedicasti già una sinfonia….ed ora vorresti servirti di me come un nuovo schermo !…”
Alludeva a Theresa ! Ma quanto più era lontana da quei sentimenti che travolgono i sensi , tanto più la sentivo vicina al mio modo di rendere importante un rapporto d’amore ! Theresa sapeva , conosceva , capiva tutto , sempre tutto di me ; con lei non c’era mai stato bisogno di parlare troppo ; bastavano gli sguardi per darci l’esatta misura di quanto , in quel preciso momento , sentivamo .
Lei aveva capito il messaggio della Natura , ne ero certissimo , l’avevo sentito dal suo sguardo riconoscente . La “scuola del cuore” era la stessa per lei come per me : ora navigavamo lontani dalla concretezza delle cose , ambivamo solamente ad accostarci quanto più possibile all’ Essenza .
Oramai per Maddy i giorni procedevano con un solo assillo : la fissazione che il nostro rapporto fosse oscurato dalla presenza asfissiante di un terzo soggetto . Per lei eravamo diventati un “trio”. Ed attraverso un Trio mi liberai dolorosamente e pur definitivamente dall’unica donna che avevo amato con convinzione e che , ancora , sentivo di amare . Così glielo comunicai attraverso il suono di un’opera magica ma oscura che niente aveva di salottiero o di ricerca di mondanità , ma piuttosto un temperamento ai limiti dell’ossessione ; quella stessa ossessione che la possedeva ogni volta che le veniva in mente Theresa . Un incubo da chiodo fisso !
Il Trio op. 70 n. 1 viene suonato da quegli strumenti che rappresentano proprio noi tre : il suono che ne deriva è l’esatta misura di quei “fenomeni espressivi” che procedono attraverso culmini drammatici per ripiombare in cadute opprimenti , dove ad effusioni liriche sono seguita da silenzi brutali .
Volli dedicare quest’opera a Maria Erdoedy , la mia severissima padrona di casa , pazientissima confidente che , oramai , sapeva tutto di questa penosa vicenda che mi stava sconvolgendo . Sì , perché io , l’amore , l’avevo appena toccato , l’avevo gustato , ma non mi era dato di poterlo approfondire per farlo diventare la costante essenziale della mia vita .
Maddy aveva di fronte questo suo fantasma , uno spirito cattivo che si concretizzava in questa folle gelosia per Theresa . La profondità della mia tristezza traspare nel “Largo” del Trio ; un brano notturno e saturnino , tristemente malinconico , tessuto su una cantilena sfinita , dal clima armonico buio , sviluppato attraverso audaci macchie di sonorità oscure , così inconsuete per strumenti musicali quali il pianoforte , il violino , il violoncello ma tanto più adatte per le nostre tre anime . Suggestione , ansia , smarrimento : un mistero gotico che è riuscito ad inquinare un equilibrio che sembrava raggiunto .
ASCOLTA QUI David Oistrakh, Sviatoslav Knushevitsky, Lev Oborin“Piano trio op.70 n° 1 “Ghost”” by Ludwig van Beethoven (Studio recording, Moscow, 1950):
ASCOLTA QUI Isaac Stern, Emanuel Ax, Yo-Yo Ma“Piano trio op.70 n° 1 “Ghost”” by Ludwig van Beethoven:
ASCOLTA QUI Patricia Kopatchinskaja, Sol Gabetta, Henri Sigfridsson“Piano trio op.70 n° 1 “Ghost”” by Ludwig van Beethoven (Schwetzingen, 2009):
ASCOLTA QUI Glenn Gould, Alexander Schneider, Zara Nelsova“Piano trio op.70 n° 1 “Ghost”, 1° tempo” by Ludwig van Beethoven (1954):
ASCOLTA QUI Glenn Gould, Alexander Schneider, Zara Nelsova“Piano trio op.70 n° 1 “Ghost”, 2° tempo” by Ludwig van Beethoven (1954):
ASCOLTA QUI Glenn Gould, Alexander Schneider, Zara Nelsova“Piano trio op.70 n° 1 “Ghost”, 3° tempo” by Ludwig van Beethoven (1954):
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